Blizz Primatist e i record mondiali nella pista di Nardò
Questi gli splendidi record mondiali raggiunti dalla macchina Blizz Primatist eccellenza italiana:
Categoria VIII Classe 1 fino a 500 Kg (effettivi 499 Kg.)
10 miglia in 04:34.913 alla velocità media di 210,743 Km/h
100 Km in 26:07.160 alla velocità media di 229,714 Km/h
100 miglia in 41:45.806 alla velocità media di 231,208 Km/h
in 1 ora percorsi 225,197 Km
Aggiungendo le zavorre, nella Categoria VIII Classe 2 da 500 Kg a 1.000 Kg (effettivi 507 Kg.)
10 miglia in 04:14.671 alla velocità media di 227,493 Km/h
100 Km in 24:40.672 alla velocità media di 243,132 Km/h
100 miglia in 39:45.395 alla velocità media di 242,878 Km/h
La storia e gli intenti del progetto Blizz Primatist
A distanza di più di vent’anni, il pilota Gianmaria Aghem ha deciso di ripercorrere la strada dei record per autovetture elettriche, traendo ispirazione dalla ZER di Bertone ma riprogettando tutti i componenti del veicolo: dal telaio alla struttura della carrozzeria, dall’aerodinamica alla propulsione, dalle batterie all’elettronica.
Gli scopi di Blizz Primatist: dimostrare quanto una vettura elettrica, alimentata da sole batterie, possa andare lontano senza effettuare ricariche. Sulla pista High Speed di Balocco, si cercherà di percorrere in circa 4 ore la distanza di 500 Km.
Gli obbiettivi: raggiunto il primo traguardo, il progetto prevede di spostarsi presso il Technical Center di Nardò, per migliorare il record mondiale dell’ora ed il tempo di percorrenza dei 100 Km e delle 100 miglia.
Il team: Gianmaria Aghem, appassionato e pilota di veicoli storici è l’ideatore del progetto. Ha coinvolto Eugenio Pagliano, il Politecnico di Torino, professionisti con importanti esperienze nell’automotive e nel motorsport, nonchè aziende italiane d’eccellenza. all’evento.
Per il prototipo da record Carbonteam ha realizzato nei scorsi mesi i componenti della carrozzeria e le parti strutturali in fibra di carbonio. Una sfida avvincente che ha reso Carbonteam parte di un progetto ambizioso, in collaborazione con il Politecnico di Torino e Podium Engineering di Pont-Saint-Martin.
